La legna si suddivide in “dolce” o “dura” in base al peso in kg di un metro cubo di materiale.
La legna dolce si accende facilmente, si consuma in fretta e sviluppa una fiamma lunga: viene usata nei forni che richiedono un lungo giro di fiamma; esempi sono la legna di pioppo, d’ontano, di castagno e di salice.
La legna dura è più compatta e presenta una combustione più lenta, con fiamme corte, ed è per questo più adatta al riscaldamento domestico; esempi sono la legna d’olmo, di quercia, di leccio, di faggio, di frassino o di robinia.
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